Fleabag
Non c’è dubbio che una delle migliori spinte del cinema contemporaneo sia il contributo femminile, che sempre più (per fortuna) si sta imponendo sia a livello attoriale, registico e di sceneggiatura, che a livello mainstream/commerciale e autoriale. In questo scenario, Amazon Studios in associazione con la BBC ha prodotto quasi tre anni fa una delle serie tv più brillanti della ultima decade, che quest’anno è tornata con la sua seconda stagione: “Fleabag“.
Scritta, girata ed interpretata dalla geniale Phoebe Waller Bridge, “Fleabag” ci continua a raccontare le gesta dell’omonima protagonista reduce dal tragico finale della prima stagione. La nostra Fleabag dovrà confrontarsi non più tanto con il suo passato, quanto con il suo presente e il suo futuro, familiare e amoroso, attraverso una serie di momenti e situazioni che spaziano dal brillante al tragico.
“Fleabag” è senza ombra di dubbio il prodotto meglio scritto che ho visto finora su uno schermo (sia esso tv o cinema) di questo 2019 e, inoltre, il ritratto di uno dei personaggi femminili contemporanei più interessanti e intelligenti che io abbia mai osservato. Ovviamente non è un caso che tutto questo sia stato scritto e diretto da una donna.
L’occhio attraverso cui la nostra protagonista vede il mondo e la camera è davvero unico. Si parla liberamente di sesso a livello profondo, non punitivo e dal vero punto di vista femminile, esattamente come si vede l’amicizia e l’amore, senza fronzoli e senza troppi paternalismi, tipici delle visioni maschili. Quello che veramente è straordinario è come lo spettatore sia in grado (per una volta finalmente) di vedere da vicino un autentico punto di vista senza nè troppa indulgenza nè troppa condanna.
Insomma questa seconda stagione di “Fleabag” è uno dei prodotti migliori di questo 2019, un’autentica perla di recitazione e scrittura. Un femminile che non si ferma davanti a niente: uomini, sorelle, padri o, addirittura, Dio. La nostra Phoebe ha già dichiarato che la serie dovrebbe concludersi qua e, in quanto grande artista, è già impegnata in un progetto mainstream (007) e un film che ha intenzione di scrivere e girare personalmente. Non vedo l’ora di vedere questo nuovo materiale, perchè siamo di fronte ad una sublime penna.
Matteo Palmieri